Un primo notevole risultato per la salvaguardia e la valorizzazione dell’Oratorio della Madonnuccia di San Martino in Campo: grazie all’importante contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, è stato possibile realizzare i lavori di restauro strutturale che necessitavano da anni, indispensabili per scongiurare il rischio di perdere definitivamente il ciclo di affreschi che impreziosisce le sue pareti. I lavori sono stati ultimati di recente e permettono di guardare con speranza alle ulteriori tappe necessarie per ridare nuova vita a un bene artistico di rara bellezza e ricco di storia.
La chiesa della Madonnuccia, detta Oratorio della Madonnuccia, si trova appena fuori dall’abitato di San Martino in Campo, lungo un sentiero storico che conduce a Perugia. È una piccola porzione, corrispondente all’abside, di un più ampio edificio esistente fin dalla metà del ‘400, appartenuto alla Confraternita dei Disciplinati di San Martino in Campo. Nella seconda metà del ‘500 passò alla Confraternita del Santissimo Sacramento ed era noto a quei tempi come luogo di devozione: fedeli e pellegrini vi giungevano per pregare davanti ad un’immagine della Madonna affrescata al suo interno, ritenuta miracolosa.
È all’interno che l’Oratorio si svela nella sua unicità e nel suo pregio, con il ciclo di affreschi attribuiti ad Andrea Aloigi detto l’Ingegno o Andrea d’Assisi, pittore italiano attivo tra il 1484 e il 1516, considerato dal Vasari il miglior allievo del Perugino e che collaborò anche con il Pinturicchio. Sulla parete di fondo è raffigurata una Madonna adorante con il Bambino, circondata da una corona di cherubini e con a lato San Cristoforo e San Bernardino da Siena. Sulla parete destra, San Giorgio a cavallo che uccide il drago e sulla parete sinistra San Martino nell’atto di tagliare il mantello per donarlo al povero.
Affreschi preziosi, ma in grave stato di conservazione, tanto che la Soprintendenza alle Belle arti e Paesaggio dell’Umbria, anche su sollecitazione locale, nel dicembre 2014 ha predisposto un pronto intervento per la messa in sicurezza delle opere. Ulteriori interventi erano e sono necessari: sia strutturali, per bloccare l’umidità e le infiltrazioni di acqua nell’edificio, sia di restauro degli affreschi.
Nell’aprile 2016 si è costituito un gruppo di lavoro, composto da appassionati, per promuovere il restauro e la valorizzazione dell’Oratorio della Madonnuccia. Un primo, forte segnale di attenzione e di allarme è stato lanciato con un seminario, il 17 aprile 2016, dal titolo “Insieme per salvare un capolavoro – L’affresco di Andrea d’Assisi nella Pieve della Madonnuccia a San Martino in Campo”, organizzato in collaborazione con le associazioni locali e con l’Ecomuseo del Tevere, nel cui territorio insiste il pregevole monumento.
Il gruppo di appassionati, sempre in collaborazione con le associazioni locali e con l’Ecomuseo del Tevere, ha continuato a promuovere la valorizzazione dell’Oratorio, attraverso una serie di eventi. A partire dall’estate 2017 si sono svolti concerti di violino, serate di danza, esposizioni pittoriche, letture di poesie, osservazioni degli astri con telescopi nella notte di San Lorenzo e passeggiate storico-artistiche nei pressi dell’Oratorio della Madonnuccia. Coinvolte ogni volta un gran numero di persone e, fra i visitatori illustri, ad ammirare gli affreschi della “chiesina” sono giunti il noto critico e storico dell’arte Vittorio Sgarbi e lo scrittore, regista e attore Alessandro Quasimodo, figlio del poeta Salvatore insignito del Premio Nobel per la Letteratura.
Una mobilitazione che ha fatto sì che giungessero contributi da aziende e offerte da singoli cittadini, insufficienti però per realizzare il primo intervento necessario per tutelare l’opera.
La Parrocchia di San Martino in Campo ha pertanto partecipato al Bando 2019 della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia “Conservazione preventiva e programmata dei beni culturali”, presentando il progetto “Interventi di restauro dell’Oratorio della Madonnuccia” con la finalità di eliminare l’umidità dall’Oratorio che stava ammalorando i preziosi affreschi.
La Fondazione Cassa di Risparmio ha incluso il progetto tra quelli meritevoli di finanziamento ed ha assegnato il cospicuo contributo che, insieme agli altri contributi, ha permesso la realizzazione del restauro strutturale, con un costo complessivo di oltre 16.000 euro.
I lavori sono conclusi, nonostante le difficoltà causate dall’emergenza sanitaria, e il primo traguardo è stato raggiunto. La Parrocchia di San Martino in Campo, insieme agli altri promotori del progetto per la salvaguardia e la valorizzazione della Madonnuccia, nel ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo primo decisivo risultato, a cominciare dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, intende a breve concentrarsi sulla seconda fase del progetto, anch’essa urgente e indispensabile: il restauro pittorico degli affreschi. Con l’auspicio che anche attorno a questo obiettivo si manifesti la generosità e il sostegno da parte di tanti e la Madonnuccia riviva nella sua straordinaria bellezza.